Sono bastate due giornate di campionato per ascoltare i clacson suonare per la gioia a Napoli e provincia. A Torino si mantiene un profilo più basso, ma solo perché società e tifosi sono rimasti scottati dalle ultime due stagioni. L'andamento dei partenopei è invece un crescendo.
Tutti i pronostici sulla superiorità del calcio milanese sono stati clamorosi abbagli?
Che il Napoli fosse competitivo era acclarato. La differenza l'ha fatta fin'ora la capacità di essere già in forma a questo punto della stagione. Ma è un reale vantaggio? Il Napoli ha costruito la rosa attuale con la consapevolezza che il gioco di Mazzarri è tanto pratico quanto dispendioso. Sono stati acquistati Dzemaili, Santana e Pandev proprio per avere ricambi di qualità per Lavezzi, Hamsik e Cavani. Personalmente spero che questa tesi iniziale sia confermata poi sul campo: significherebbe che il campionato di Serie A si è arricchito con la conferma di una protagonista e l'innalzamento della qualità farebbe bene a tutto il movimento calcistico nazionale. Nutro però delle perplessità sulla bontà di quanto pensato. Santana a Firenze ha fondamentalmente deluso le aspettative e l'impatto che può avere in una gara iniziata dal primo minuto non mi sembra rilevante. Replicare dicendo che può essere un innesto per la partita in corso non giustifica l'idea di dare un ricambio ai campioni azzurri: quello di cui il Napoli ha bisogno è un giocatore di personalità che incida tanto sulla fase offensiva che su quella difensiva della partita e possa portare un contributo concreto, per gare intere, togliendo minuti veri a Lavezzi. Un discorso simile può essere fatto per Pandev, con l'aggravante che Pandev è stato acquistato quale attaccante, cioè - per essere "spicci" - per portare un contributo di reti significativo. La domande che mi sono posto sono: "Cavani segnerà così regolarmente per tutto l'anno? Nel caso in cui il suo contributo fosse minore o nullo per infortunio, chi garantirà l'applicazione tattica e la finalizzazione?" Pandev non ha ancora il ritmo partita che altri giocatori del Napoli hanno nelle gambe, ma la cosa più preoccupante è che non potrà garantire le realizzazioni di Cavani. Dzemaili, ha il passo di Hamsik? La sua capacità di inserimento e la precisione al tiro? Di certo non dovrà giocare al posto di Cavani. Può garantire gli assist di Lavezzi? Ha la capacità di tagliare in due le difese avversarie con un'accelerazione come l'argentino? Credo di no. Ha la sua forza fisica? Neanche. Lo vedo piuttosto come un buon regista offensivo, ma che difficilmente si adatterà al modo di giocare di Mazzarri.
L'entusiasmo è quindi un carburante ottimo, ma che brucia velocemente quando viene a mancare la sostanza. Come giocherebbe il Milan con i sostituti di Boateng, Ibrahimovic e Robinho? Male. E l'Inter senza Chivu, Maicon e Thiago Motta? Peggio, perchè Gasperini è stato esautorato prima di cominciare. Ma la risposta a questa domanda l'abbiamo già avuta. Queste squadre vivono ora le loro grandi difficoltà e peggio difficilmente potranno fare. Il lavoro fatto dal Napoli in sede di calciomercato è stato molto celebrato, io penso non sia così buono cono è stato dipinto: il vero "colpo" è stata l'acquisto di Inler. Lo svizzero è il vero valore aggiunto della squadra di Mazzarri ed è lì che il tecnico toscano dovrà concentrare il suo lavoro, "deresponsabilizzando" il trio offensivo delle meraviglie e costruire una squadra in grado di "giocare" meno di rimessa, ma ragionando di più, sfruttando le caratteristiche dell'ottimo acquisto. In questo modo i Napoli garantirebbe alle proprie prestazioni molta più continuità. Non facciamo ci ingannare: la corsa è lunga e quello che oggi brilla potrebbe perdere luminosità con l'appannamento della fatica.
Mazzarri, presentando la gara giocata domenica sera contro il Milan, ha dichiarato che i giocatori acquistati per il reparto offensivo hanno caratteristiche diverse dagli attuali titolari e che li utilizzerà a seconda degli avversari. Personalmente interpreto questa frase come un'ammissione di debolezza. Un giocatore, se è valido, è in grado di fare la differenza sempre. Deve fare la differenza sempre, quando è chiamato in causa. L'allenatore partenopeo di adozione invece ben sa che un conto sarà giocare con i suoi campioni e un altro con Pandev, Dzemaili e Santana in campo. La Champions League toglierà energie mentali e fisiche. Penso sia giusto fare un bilancio del campionato del Napoli dopo che il girone di qualificazione alla fase successiva alla Champions League sarà terminato.
Cosa penso della Juventus? Il discorso è diverso. Questa è una squadra che sarà chiamata a scalare montagne e per ora ha scavallato collinette.
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