lunedì 12 settembre 2011

Seconda giornata del campionato di Serie A

È lunedì. Posso ignorare il ritorno al calcio giocato della Serie A? In tutta Europa il lungo fine settimana di sport ci ha regalato tanti eventi calcistici quanti i legittimi impedimenti del Premier. Proprio i rossoneri hanno impattato 2-2 nell’anticipo con la Lazio. Inizio “promettente” per il campionato di Serie A di calcio? Dipende dai punti di vista. 

Tutti i risultati:

Venerdì 9 settembre

MILAN-LAZIO 2-2
Il Milan pare abbia un motore diesel. Speriamo non quello di ultima generazione che dopo 100.000 km è da fondere. La squadra di Allegri si sveglia dopo le 21 e scopre che il pigiama di Antonio Cassano è in realtà la tuta di Superman. Abate conferma la sua continua crescita, Abbiati le difficoltà nelle uscite. Aquilani deve ripassare la lezione base della mezz’ala sinistra: tenere la posizione per evitare che gli avversari spaventino troppo Antonini. Ibrahimovic il solito faro. Nesta gira a vuoto. Pato è entrato in campo con la sdraio sotto un braccio e l’ombrellone in mano e finché l’arbitro non ha fischiato la fine ha continuato a cercare un posto dove piantarlo. Punto guadagnato visto il passivo iniziale. Si rifaranno appena Massimo Allegri “ma non troppo” avrà registrato la fase difensiva. La Lazio ha risolto parte dei suoi vecchi problemi vendendo sul gong Zarate all’Inter, ma serve tempo per trovare equilibrio e affidabilità in mezzo al campo, senza far esaurire a Dicembre le forze di chi gioca in mezzo al campo. Cissé e Klose sono “tanta roba”, Mauri e Hernanes ottimi inventori di gioco. Sarà un campionato che vedrà anche i biancocelsti protagonisti? Dipenderà da quanto dureranno le pile. Vedremo. Le premesse sono buone.

Sabato 10 settembre

CESENA-NAPOLI 1-3
Napoli volitivo. Troppo per il Cesena. Strano non aver avuto notizie di De Laurentis che scappando su uno scooter inveiva su questa terribile giornata di campionato. Lo show, fortunatamente c’è stato solo in campo. Hamsik risparmiato per l'esordio in Champions League. Gestire le forze sarà una lezione che i partenopei dovranno imparare in fretta nonostante la rosa allargata. Il rischio è quello di tornare al lavoro dalle vacanze all'estero senza rendersi conto di essere entrati in ufficio con i bermuda.

Domenica 11 settembre

JUVE-PARMA 4-1
Stadio nuovo, squadra rinnovata, il solito piede di Pirlo e un capo determinato a guidare un gioco d’attacco. La Juventus incuriosisce. Prima di dare un parere aspetto una partita contro una squadra che non scenda in campo con il seguente undici: Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Rubin; Valiani, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco, Pellé. Non era Torino la fermata giusta per il treno del Parma. Quante partite giocherà Pellé senza segnare? Quanti rigori procurerà Paletta e quanti cartellini rossi e gialli collezionerà? Tanti da sfilare via dal campionato? Paletta vende moda. Sconcerti invece ha già preparato il pallottoliere.
Le domande che mi faccio riguardano anche la Juventus, la quale deve approfittare della pochezza della Roma e della confusione nerazzurra. Quante partite giocherà Pirlo? Il centrocampo bianconero reggerà l’urto contro impostazioni più solide? La difesa è stata ben registrata? Sicuro? Pensati ancora, prima di rispondere. Non tutti i giorni si incontra Pellé!

CATANIA-SIENA 0-0
Nulla. Brutta partita. Come definizione forse è anche eccessiva.

CHIEVO-NOVARA 2-2
Spero il Novara si salvi. La squadra mi è simpatica, la maglietta mi piace.

FIORENTINA-BOLOGNA 2-0
È migliorata la Fiorentina o il Bologna è sceso ulteriormente di livello? Jovetic fa la differenza. Gilardino contro le piccole squadre segna sempre. Cerci continua da dove aveva lasciato. I viola sembra più quadrati, il Bologna poca cosa.

GENOA-ATALANTA 2-2
Occasione sprecata per il Genoa? A sentire il padre del giocattolo, si. Per me invece il risultato ha senso. Il telaio degli orobici ha dimostrato che essere avveduti paga. Ma mai quanto Doni. Moralez è bravo. Sono convinto parlerò bene ancora di lui. Il Genoa ogni anno inizia ad handicap dovendo inserire giocatori nuovi in ruoli chiave. Ma Preziosi vuole guadagnare anche dal calcio? Non gli hanno detto che è un hobby a perdere?

LECCE-UDINESE 0-2
Il Lecce non è quello che si è salvato l’anno scorso. L’udinese anche senza i suoi esterni titolari trova energie nuove nei nuovi innesti e un interessante partner d’attacco per l’immarcescibile Di Natale. Le corsie laterali sono preda degli assalti dei bianconeri e per capire le triangolazioni che gli uomini di Guidolin disegnano c’è bisogno che Pitagora dia ripetizioni ai salentini. Forza e coraggio!

ROMA-CAGLIARI 1-2
Il deserto dei tartari. C’è più vita lì che sul prato dell’Olimpico. È lo zoccolo duro che cerca di boicottare l’allenatore? È l’allenatore che non riesce a farsi capire dalla squadra? Eppure da quando Totti parla di rigatoni e sushi per pubblicizzare telefonini dovrebbe capire parole come “paella”. In verità quello che si è visto in capo è un fritto misto. Cambi senza logica. Una squadra in conflitto con se stessa. Il progetto avvince anche me, ma l’attuazione è stata fin’ora gestita malino. Anzi, malissimo. Ognuno deve stare al suo posto! Ma qual è il posto della società? Cioè, dov’è? L’allenatore ha il polso della situazione? Cosa pensa del suo lavoro? Io ho pensato che la squadra abbia improvvisato. Luis Enrique è per me l’allenatore della Primavera sbagliato, nella squadra sbagliata, nella città sbagliata, nel momento sbagliato, con gli attaccanti sbagliati e senza una società. Dici poco? Un Cagliari ordinato mette a nudo i limiti di tutti. La situazione è complicata, altro che aglio, olio e peperoncino!

PALERMO-INTER 4-3
Le montagne russe! Un giorno di ordinaria Inter. Il progetto c’è: mezza dozzina di letali contropiedi subiti partendo da un proprio calcio d’angolo, prima rete segnata di carambola nata da calcio d’angolo, la seconda su rigore, nata ancora da calcio d’angolo. Cosa urlerà Gasperini la prossima volta ch Zarate passerà vicino alla bandierina? Se il progetto latita, il gioco si vede: con Muntari il pareggio lo si portava a casa. No? C’era il Ramadan? Ah, non c’era Muntari.
E dire che fino alle 20.45 di domenica molti tifosi dell’Inter erano convinti che l’allenatore più impreparato fosse Luis Enrique. Ora sono convinti che Gasperini possa migliorare la squadra solo dimettendosi. Giocare con la difesa a tre senza avere la velocità di base necessaria, ostinarsi con la stessa nonostante al centrocampo manchino gli esterni adatti al gioco, non correggere la situazione dopo aver osservato distanze oceaniche tra i reparti, lasciare Sneijder in panchina, far giocare Forlan terzino aggiunto, Alvarez mediano, schierare Zarate titolare per poi toglierlo dopo 34 primi: dite che sto scrivendo di un allenatore leggermente in confusione? Oppure pensate sia stato stabilito un nuovo limite nell’ottusità? La insegneranno a Coverciano?
Questa mattina Gasperini è apparso però più sereno: è da ieri sera sul tardi che la sua difesa non subiva una rete. Sabato ci sarà il confronto tra l’Inter e la Roma: sarà il primo scontro salvezza o la prima di trentatré finali?

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