Il Barça - nella doppia sfida - si è dimostrato decisamente una spanna sopra i rossoneri. Più efficaci come gioco, più determinati, più tecnici, più squadra e capaci di aggrapparti al collettivo più del Milan, più sicuri dei propri mezzi, più capaci di leggere la partita. Più forti come Società.
I rigori a favore dei catalani che hanno determinato in larga parte il risultato, a mio parere, sono corretti ed entrambe la decisioni arbitrali sono condivisibili. In area di rigore non puoi trattenere per la maglia un avversario a gioco in corso. Purtroppo Nesta non si rende conto che l'arbitro li sta osservando e fischia un fallo netto un istante dopo che la palla è stata rimessa in gioco. Nesta doveva lasciare il difensore prima, oppure - come Ancelotti ha consigliato da studio - difendere su palla inattiva davanti al difensore, per non rischiare vada via su un "blocco", come spesso è capitato al forte difensore rossonero durante la sua fulgida carriera. Purtroppo Nesta preferisce marcare partendo da dietro perché "vede meglio palla e movimento dell'attaccante". Amen.
L'arbitro ha per me tenuto lo stesso metro di misura per tutta la gara, una gara Europea dove si fischia meno, ma alcun cose si fischiano sempre. L'anomalia è il calcio italiano, non la direzione di gara a cui abbiamo assistito.
Il Milan ha provato a fare quello che doveva, ma ha regalato troppi vantaggi agli avversari - gli errori di Mexes, Antonini e Nesta, le prestazioni insufficienti di Ibrahimovic, Seedorf e Ambrosini - a una squadra che di regali non ne ha proprio bisogno.
Penso sia vero che solo con i denari non si possa recuperare il divario che c'è tra le due squadre. Certo è che senza denari il divario aumenta. Servono denari e organizzazione. Il calcio con Sacchi è entrato in una nuova dimensione, una dimensione professionistica che tiene conto di movimenti senza palla, di collettivo, di applicazione. Con Capello prima e Muourinho poi è stato portato al professionismo l'aspetto motivazionale, quello statistico, cognitivo. Guardiola e lo stesso Mourinho stanno perfezionando la parte di comunicazione, gioco di squadra e ottimizzazione dell'organizzazione del Club. Il Milan dov'è in questo percorso che si sta tracciando? Una sola parola: dietro. Anche gli allenatori hanno fatto progressi e per avere a disposizione uno dei migliori, lo devi pagare.
Il Milan ha dato ciò che ha potuto. I fischi degli arbitri seguono una logica non episodica. Penso sia logico che una squadra che crea di più alla fine abbia più possibilità di ricevere una decisione a favore di una che gioca meno.
I rossoneri hanno migliorato il risultato dell'anno scorso, ma gli investimenti fatti richiedevano, a mio parere, l'arrivo almeno in semifinale. Per battere questo Barça ci vuole un altro tipo di Milan, cioè giocatori in grado di produrre un certo tipo di gioco per 95 minuti. Allegri è il colpevole minore.
Non puoi pensare di vincere il GP di Monaco con la Force India anche se a guidarla è Alonso (n.d.r. il miglior pilota di Formula 1).
Guardiola al Milan oggi non avrebbe tirato fuori molto di più di quello che Allegri sta facendo e sarebbe stato eliminato. Guardiola al Milan oggi con la possibilità di dirigere tutta la parte sportiva avrebbe fatto giocare e valorizzare più giocatori e forse gestendo meglio le risorse avrebbe avuto qualche speranza in più, ma alla fine sarebbe stato eliminato. Mourinho al Milan oggi avrebbe fatto una brutta figura e sarebbe stato eliminato. Guardiola o Muorinho con un budget iniziale importante, con il pieno controllo dell'area sportiva e due anni di lavoro alle spalle, possono portare il Milan a competere per la vittoria finale.
Nel complesso quindi è giusto sia passato il Barça. si plaudano i catalani. Onore ai migliori, onore ai vincitori.
Se il Milan vuole riemergere deve riorganizzarsi e affidarsi a un Presidente che investa - per abbreviare il tempo che servirebbe a colmare il divario - a un DS che abbia un occhio più attento ai giovani talenti e a un allenatore di primo livello a cui affidare l'intera area sportiva.
Il tifoso rossonero non deve essere comunque deluso. La squadra ha giocato e perso contro probabilmente la migliore squadra di sempre. A inizio anno in tutti era ben chiaro che nonostante gli innesti c'erano in Europa molte altre squadre più attrezzate del Milan. I veri obbiettivi alla portata di questo Milan erano Coppa Italia e Campionato. Ne resta uno.
Comunque vada, penso che Allegri a fine stagione sarà esonerato.
Per chi pensa la vita vada spinta in rete! Calcio, vita, speranza e altre amenità.
mercoledì 4 aprile 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Il dessert del giorno
Poche parole. Solo gli ingredienti basteranno a convincervi. Infilate le scarpe ai piedi e dirigetevi presso il fruttivendolo di fiducia. Fragole. Poi di corsa al primo Supermercato o al al minimarket sotto casa. Allungate la mano e afferrate il più grande barattolo di nUTELLA che trovate e poi dirigetevi nel reparto dei latticini e acquistate anche una bomboletta di panna dolce spray. non chiedetemi perché non mi adoperi nel descrivere minuziosamente come creare della sana panna dolce con ingredienti naturali: non ne sono capace e onestamente il fine del post è unicamente quello di mangiare qualcosa che "faccia male", ma ci piace tanto.
In cucina. Vi serve una coppetta, possibilmente di vetro. Anche l'occhio vuole essere soddisfatto prima delle milioni di papille gustative che già festeggiano. Più la coppetta larga, più il vostro palato vi ringrazierà. Lavate e pulite le fragole. Tagliatele a pezzetti. Preparate la coppetta decorandone l'interno con la nUTELLA. Quanta? Tanta! Versate le fragole nella coppetta. Aggiungete ancora altra nUTELLA perché certamente un precedente scrupolo di coscienza vi ha frenato. Ricoprite - letteralmente - le fragole con la panna montata. Un monte di di panna montata!
Buon appetito!
Anche questa è vita
La vita con le sue delusioni e le sue speranze. I pugni in faccia, gli addii, la disillusione, la quotidiana lotta per sopravvivere. Non sempre si può vincere, ma la comprensione realistica del percorso di vita che ci attende e l'elaborazione delle difficoltà del passato non ci lascerà mai in bocca il sapore della sconfitta. Di questi e altri temi parla a mio parere Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, in Cemento armato, primo singolo di un cantautore sensibile di Arezzo.
Di seguito una sua breve intervista, il video del singolo e il testo della canzone. Il tutto tratto dal web.
Buon ascolto, buona lettura e buona riflessione.
“Finalmente è fruibile il brano che maggiormente rappresenta la mia dimensione artistica. Cemento Armato è una canzone che esprime tutto il mio percorso umano ed emotivo da quando ho deciso di intraprendere la strada della musica; sono anche molto felice di aver girato il video nella mia città perché ogni parola del testo è legata alla mia crescita interiore senza però dimenticare le mie radici” (Lorenzo Cilembrini, alias il Cile)
Anche questa è vita: respirare i silenzi spietati di una donna che hai perso. Quando il freddo di tutto l'inverno brucia più dell'inferno e ti guardi dentro e capisci che qualcosa hai sbagliato. Anche questa è vita: vagabondi e innamorati a una stazione, in un cestino o in un abbraccio c'è uguale immersione. Così acido è il sapore di una delusione. Anche questa è vita: un lavoro che non sopporti ma che devi fare, perché senza uno stipendio sei un difetto sociale, perché crepi per consumare e consumi crepando. Anche questa è vita: ritrovarsi in una rissa di sabato sera, come sfondo le luci blu di una sirena. Mentre scappi e tutto intorno è una nuvola nera. Anche questa è vita: ascoltare i politici che fanno chiari discorsi, che il paese ha bisogno soltanto di iene ghignanti, di pagliacci da televisione e dettagli eleganti. Anche questa è vita: ingoiare una polaroid di carta vetrata, regressione in chiave etilica di un'altra giornata. Non potresti mai capire quanto ti ho amata. Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato. Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato. Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano di filo spinato. Io ti ho dato prati di viole e tu cemento armato. Cemento armato.
martedì 27 marzo 2012
Il Milan che verrà
Quale futuro per l'A.C. Milan? di seguito alcune personali valutazioni.
Tra gli attuali giocatori del Milan, dovrebbero partire Seedorf, Flamini, Zambrotta, Roma, Yepes, Inzaghi. Dovrebbero essere sostituiti con giocatori più giovani che abbiano un ingaggio nettamente inferiore, disposti a partire come riserve.
Seedorf. Signori, bisogna alzarsi in piedi. Ad oggi, 5 campionati nazionali in 3 diversi paesi. Supercoppa olandese, italiana e spagnola. 4 Champions League con 3 maglie diverse. Campionato mondiale per Club, Coppa Intercontinentale. Classe mondiale. Tecnica, visione di gioco, tiro, assist. Trequartista e interno di centrocampo. Uomo decisivo nei momenti che contano. Giocatore senza paura o senso di inferiorità. Un fuoriclasse assoluto, uno dei migliori centrocampisti di tutti i tempi. È nella mia personale squadra ideale insieme a Rijkaard e Boban. Purtroppo il tempo passa per tutti. Ora è proprio finito. Deve lasciare da campione. Al suo posto vedrei bene Christian Eriksen, ma onestamente penso sia impossibile che il danese sostituisca Clarence Seedorf in rossonero poiché questa operazione richiederebbe un esborso economico elevato. Il calcio è cambiato e anche il Milan è cambiato nel modo di stare in campo e giocare. Sotto questa gestione l’uomo giusto per sostituirlo è Asamoah dell’Udinese.
Flamini attenderà la fine del suo contratto milionario ed emigrerà senza infamia ma senza lode. Poteva per me dare molto di più. Per sostituirlo servirebbe un onesto operaio del centrocampo. Una riserva pronta e affidabile, che non guadagni € 5 milioni come il francese. Nainggolan del Cagliari sarebbe ottimo, ma mi piacerebbe anche l’idea di prelevare anche un giovane di buona prospettiva, come Krhin, Bolzoni, senza dimenticare che in rossonero c’è già Markel, ottimo prospetto. Bakaye Traoré lo considero una scommessa interessante.
Per Inzaghi vale il discorso di Seedorf. Dispiace non sia eternamente giovane. Non smetterò mai di ringraziarlo per ciò che ha dato per come lo ha dato. Un esempio. Un professionista. Un grande giocatore. Per sostituirlo serve un grande giocatore. Inutile fare nomi per due ragioni. Primo, nessuno può prendere il posto di super Pippo Inzaghi dall’oggi al domani. Secondo, la situazione dell’attacco rossonero è complicatissima: le condizioni di Cassano non sono garantite, Pato è partito per il secondo viaggio della speranza, Robinho – partner ideale di Ibrahimovic in attacco – potrebbe sempre partire con destinazione Brasile o incappare in un'annata maldestra. Il peso dell’intero attacco è su Ibrahimovic, in attesa che El Sharaawy rettifichi il mirino e Maxi Lopez si ritagli un posto. Una grande punta per me servirà comunque. Consiglierei uno tra Suarez o Tevez, dando per scontato che anche quest’anno Balotelli non si muoverà da Manchester. Se non si arrivasse a capo di nulla nonostante questo secondo tentativo di capire come guarire Pato, approverei la sua cessione e giudicherei necessaria la presenza di uno tra Suarez o Tevez, sempre non si voglia portare in rossonero Lavezzi. Altri nomi interessanti per l’attacco rossonero in prospettiva sono – a mio personale parere – Destro, Kozák e Gabbiadini. Non trascurerei la “scommessa” Torres. Dzeko o Benzema li prenderei in considerazione solo dovesse partire Ibrahimovic.
Yepes. Sarà sostituito da Natali. Operazione a costo zero intelligentissima.
Zambrotta. Grazie di tutto!
Abbiati, Amelia e Roma. Roma probabilmente smetterà. Amelia è un buon secondo portiere. Abbiati ha dimostrato ancora una volta di essere un buon portiere. È ancora affidabile. Non sarà eterno e inizierei a pensare al futuro. Donnarumma è bravo ma non così bravo e provato da sostituire Abbiati. Mettere un giovane in panchina non ha senso. Se l’idea è quella di fare un ulteriore passo in avanti nella difesa dei pali, punterei senza ombra di dubbio su Handanovič. Se si vogliono percorrere soluzioni low cost che potrebbero creare competizione farei i nomi di Tzovars e Consigli.
Alcuni giocatori meritano un discorso a parte.
Ambrosini e Gattuso possono dare una continuità di pensiero e di spirito nello spogliatoio.
Gattuso imho difficilmente potrà tornare a dare un contributo significativo, quindi sarebbe quasi esclusivamente un uomo spogliatoio. Al suo posto in campo vedo Asamoah o Nainggolan.
Ambrosini dovrebbe accettare un contratto di un anno con un ingaggio ridotto. Se dovesse partire tecnicamente non mi strapperei i capelli anche se mi dispiacerebbe molto sopratutto per la sua dedizione alla maglia. Oggi Mudingayi e Pogba darebbero molto di più, il secondo per me sarebbe un investimento eccellente. Io gli consiglierei di provare a guadagnare qualcosa giocando un paio di stagioni negli USA, dove si toglierebbe buone soddisfazioni.
van Bommel. A me piace come gioca. Mi piace il suo acume tattico. Lento, è lento, ma lo sapevo anche prima, però pensa veloce e sono imho rare le partite che sbaglia. Pochissimi fronzoli. Recupera palloni su palloni e dona equilibrio e sana esperienza a tutta la squadra. Solo l'arrivo di Mascherano o Pogba mi convincerebbe a privarmene. Resto sempre dell'idea che il nostro Strasser possa diventare il van Bommel del futuro. Il giovane rossonero e uno tra Mascherano o Pogba ci darebbero alternative valide da schierare davanti alla difesa di grande sostanza, qualità e personalità. La sua partenza è da valutare con attenzione. Non acquisterei Essien, arriverà invece molto probablimente Montolivo a parametro zero. L'unico neo che vedo nel gigliato è la capacità di interdire il gioco avversario. Potrebbe comunque essere una pedina buona in rapporto al prezzo.
Nesta. Bisogna capire quanto può rendere. Questa è una delle sue peggiori stagioni in rossonero e non solo per i problemi a ginocchio e schiena. Se non ne ha più è bene che smetta o provi a fare un anno negli USA per monetizzare. Nesta è Nesta cari amici di DM, lui è "tempesta perfetta". Insieme a Franco Baresi - tutti in piedi - è nel mio 11 ideale di tutti i tempi, al centro della difesa, con buona pace di Schnellinger & Co. Al posto suo io vorrei Sergio Ramos, ma mi rendo conto che lui non arriverà per ovvie ragioni economiche. Anche se l'eredità è impossibile, punterei su uno tra Danilo, Astori, Sakho, Howedes, Ogbonna o Radu. Onestamente un paio li porterei a prescindere in rossonero.
Logico pensare che se Thiago Silva e il Milan dovessero cedere a un’offerta irrinunciabile del Barça sarebbe necessario un doppio acquisto e prevedere almeno il parziale reinvestimento del ricavato nell’acquisto di un difensore di alto livello.
Bonera. Quest'anno ha giocato fin qui bene come jolly difensivo. Lui è un centrale e in quella posizione è imho meglio di Mexes. La sua permanenza deve essere legata all'arrivo di giovani più bravi. Penso sempre che "dietro" serva comunque esperienza prima che vigoria fisica. I nomi sono i soliti.
Mesbah. Merita la conferma per valutarne la crescita. In fase difensiva in suo apporto vale meno di quello di Antonini ma davanti – vinta la timidezza iniziale – spinge molto meglio. La soluzione ideale è comunque puntare su un giocatore di livello europeo del quale lui sarà la riserva. Trovare nomi per il ruolo non è facile secondo me. Bisogna sempre puntare su giocatori ancora non conosciuti ai più per non essere costretti a pagare milioni e milioni. Bale sarebbe il fuoriclasse per il ruolo. Radu, Lulic o Kolarov, nell’ordine, tutte valide alternative. Penso sia anche il momento di riconsiderare la posizione di Santon. Dopo un anno giocato con continuità in Premier League è secondo me pronto, sempre sia maturato di testa, per tornare in Serie A ad alto livello giocando nella sua squadra del cuore: il Milan. Non acquisterei assolutamente Armero, Cole.
Antonini. Secondo me dovrebbe essere ceduto perché Mesbah è più giovane e potenzialmente meglio. Con l’arrivo di un giocatore di livello internazionale sulla sua fascia di competenza non avrebbe più spazio. Da cedere.
Mexes, Nocerino, Aquilani, Maxi Lopez e Muntari si sono tutti guadagnati la conferma. Dal buono all’ottimo il loro contributo. Voglio spendere un pensiero in più per il giocatore del Ghana. Da quando veste la maglia rossonera sembra un altro giocatore. La prossima credo sarà per lui un’ottima stagione. Rinvigorito, presente, utile, anche se a volte impreciso. Muntari è un centrocampista di movimento che non dovrebbe mai stazionare in mezzo al campo, ma continuare a “buttarsi dentro”.
Per il ruolo di trequartista c’è bisogno di un’arma in più. Emanuelson ha fatto buone prestazioni me non mi ha convinto. Lo vedo molto meglio come interno destro di centrocampo. Vedrei bene nel ruolo di Boateng, con caratteristiche diverse, Ilicic o Ramírez. Tra i giovani segnalo El Kaddouri e Jorquera. Jovetić lo considero più attaccante. Anche lui non sarebbe affatto male. Chi non prenderei è Giovinco.